Team building su 42 piedi

| Dehler News

La vela è un lavoro di squadra: cosa potrebbe andarci più vicino che allenare il team building su una barca? In Zelanda, l'olandese Marco van Dijke ha offerto a bordo della sua Dehler 42 "SailForce"speciali eventi di squadra. In un'intervista ci ha rivelato di più sulla sua idea.

La vela è un lavoro di squadra: cosa potrebbe andarci più vicino che allenare il team building su una barca? In Zelanda, l'olandese Marco van Dijke ha offerto a bordo della sua Dehler 42 "SailForce"speciali eventi di squadra. In un'intervista ci ha rivelato di più sulla sua idea.

Come ti è venuta l'idea della "SailForce"?
"All'inizio ho studiato Change Management, ma fin da ragazzo la mia passione era la vela. Quando ci trasferimmo in una casa nella Schelda Orientale, nei Paesi Bassi, nel 2006 decisi di proporre eventi per "team in un'epoca burrascosa". La mia azienda di consulenza si chiamava "Change Force", quindi il nome "SailForce" mi è venuto in mente automaticamente."

Cosa offrite e per quale motivo avete scelto una barca Dehler?
"Fin dall'inizio ci siamo specializzati in eventi di team building con skipper, incentivi e regate per gruppi. Insieme ad armatori di barche analoghe abbiamo organizzato perfino gare per fino a 100 velisti. La nostra idea era andata talmente bene che, 10 anni dopo, abbiamo cercato una barca con un pozzetto più grande. La Dehler 42 soddisfaceva questo desiderio e il bel design e le prestazioni veliche la rendevano ideale per il nostro progetto. Abbiamo anche optato per il timone Performance, verricelli più grandi e un motore più potente."

Come funziona il team building a bordo?
"A bordo i nostri clienti svolgono insieme tutti i compiti. Dico sempre che io sono lì con loro solo per fare il caffè e per spiegare come funziona la toilette. Come team, devono essere in grado di condurre la barca autonomamente affinché diventi una vera e propria esperienza. Aiuto, supporto e comunicazione: sono questi gli aspetti che vengono allenati. In una situazione di regata insolita, imparano a conoscere se stessi e altre personalità. A questo proposito, noi offriamo linee guida professionali per incentivare la comunicazione e la collaborazione. Se poi tutto questo funziona anche nella vita quotidiana, possiamo dire di avere raggiunto il nostro obiettivo."

Quale esperienza ti è rimasta impressa?
"Una volta siamo partiti con un team di tennisti. Ovviamente, nessuno di loro aveva mai messo piede su una barca, ma hanno voluto a tutti i costi gareggiare tra loro in una match race. Indossavano tutti la stessa tenuta, l'atmosfera a bordo era fantastica ma, come era prevedibile, le capacità veliche erano piuttosto scarse. Durante la consegna dei premi, sono saliti tutti sul palco sicuri della vittoria, ma non c'era nessun premio per loro. Ciò nonostante hanno rubato la scena a tutti!"

Quali rotte percorrete?
"Iniziamo sempre con un po' di addestramento e navighiamo per brevi match nella Schelda Orientale. Si tratta del parco nazionale più grande dei Paesi Bassi e si trova nella regione della Zelanda. Quest'area è perfetta per i nostri eventi perché le condizioni non sono troppo difficili, ma sono comunque molto impegnative per chi ha poca esperienza. Spesso partiamo da Wemeldinge, un villaggio nella parte orientale della Schelda Orientale. Il nostro porto turistico si trova a soli 40 minuti da Anversa e, infatti, sono molti i belgi che vengono a trovarci."

Ringraziamo Marco van Dijke per questo interessante approfondimento. Per maggiori informazioni su "SailForce", il team e l'offerta consultare il sito www.sailforce.nl